Cecco Pisano

Ultima modifica 18 marzo 2022

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I belvederesi non dimenticano una data storica, il 7 ottobre 1571 (battaglia di Lepanto), che rappresenta l’eroismo di un umile ma ardimentoso concittadino, il marinaio Cecco Pisano. Quel giorno, a Lepanto, nel Golfo di Patrasso, i Cristiani sgominarono i Turchi.

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Una parte importante del successo fu attribuita al coraggioso esploratore belvederese, ricordato in una lapide posta in Belvedere Marittimo il “VII ottobre MCMXX”. Mancava alla Spagna ed ai Cristiani un buon nocchiere, un marinaio che conoscesse bene le vie del mare in pace e in guerra.

Avendo avuto una piccola imbarcazione affinchè esplorasse tutte le coste e spiasse le mosse della flotta nemica, il Pisano, per poter riferire ai suoi superiori notizie precise circa il numero e la posizione dei nemici, scese arditamente a terra e, nascostosi dietro una rupe affacciantesi sul mare, ebbe la cognizione completa della flotta avversaria.

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A chi chiedeva il numero delle forze avversarie rispondeva, affinchè desse maggiore coraggio per la buona riuscita dell’impresa, che esse erano di molto inferiori a quelle Cristiane.

 

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All’alba del 7 ottobre i Cristiani, alla testa dei quali vi era Cecco Pisano, imboccarono il Golfo di Lepanto e nonostante l’inferiorita’ numerica combatterono per tutta la giornata distruggendo le forze nemiche e costringendo i pochi superstiti turchi alla ritirata. Il belvederese Cecco Pisano si copri’ di gloria combattendo a fianco di Marcantonio Colonna che rimase ammirato dal suo coraggio e lo promosse “ammiraglio” sul campo di combattimento.


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